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Il coraggio oltre il 90° - Finita la partita c'è ancora da giocare

 
Fumetto 1
 
 
IL FUMETTO
 
 
La presentazione
del primo fumetto
dedicato ai valori 
della cura
del coraggio
alla Reggia di Venaria
il 16 maggio 2023.
 
 
Di: Loredana Masseria
 
 
 
Il racconto del progetto
È stato presentato il primo fumetto, dedicato ai valori della cura e del coraggio, attraverso i racconti di Gigi Ghirotti, giornalista che nel ‘72 si ammalò di morbo di Hodgkin rinunciando alla sua cassa mutua privilegiata di giornalista e raccontando la sua degenza ospedaliera fino alla fine, avvenuta nel giugno 1974, per dare voce ‘a chi voce non ha’, ai malati.
Del suo reportage “Nel tunnel della malattia” furono realizzate due trasmissioni televisive per la RAI e 11 articoli per il giornale La Stampa.
Il progetto, proposto dalla ASL Città di Torino, Azienda Zero e Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta, è stato realizzato grazie alla collaborazione del Gruppo Italiano Tumori Rari, della Fondazione Piemontese per la ricerca contro il cancro, della Reggia di Venaria e della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti.
Loghi 90 Bassa
L’idea
L’idea nasce dall’ascolto dei giovani studenti incontrati nelle collaborazioni che Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta e ASL Città di Torino hanno realizzato in collaborazione con le scuole.
L’interesse dei ragazzi è stato sorprendente e ci siamo accorti di quanto la lotta di Ghirotti contro l’abbandono e la solitudine del malato, l’incentivo alla solidarietà e al rispetto del paziente in quanto persona e non numero, la tutela della sua umanità, abbia appassionato i giovani, solitamente lontani e volutamente distanti da certe problematiche.
Ghirotti PortiereL’importanza del passato, della memoria, ci ha convinti che il patrimonio lasciato da Ghirotti dovesse pertanto essere rilanciato per raggiungere un pubblico vasto comprensivo della fascia di età più giovane. Ma come veicolare queste sensazioni?
 
Il fumetto
Il fumetto - azzardando - potremmo definirlo come il Tik Tok della carta stampata perché permette di sintetizzare messaggi e veicolarli. Negli anni ’70, proprio mentre Ghirotti scriveva, in Italia si vendevano circa 500.000 copie di fumetti. Erano le vendite più alte in Europa. Oggi il fumetto sta vivendo una stagione fortunata e, come ci hanno insegnato i ragazzi, le storie devono essere al massimo di quattro pagine. Attraverso immagini e testi brevi si riesce ad esporre concetti e storie profonde.
Per la realizzazione del fumetto sono stati infatti coinvolti giovani fumettisti, Alessandro Forte, Alin Dobos, Alessia Fiorio Plà e Marco Simeoni, che hanno accolto il progetto con entusiasmo, dando una loro particolare visione della narrazione.
Sono stati loro a scegliere, tra quelli descritti da Ghirotti nel suo reportage, quali racconti realizzare sotto forma di disegno nel fumetto.
Ne sono venuti fuori sei episodi dal sapore un po’ vintage ma allo stesso tempo attuali.

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Il lungo viaggio di un cronista - Gigi Ghirotti


Gigi Ghirotti
 
  
IL NEMICO
 
Negli anni ’70
era “un male incurabile”.
Sottovoce, nascosto...
Il nemico subdolo
che “si portava via”
personaggi famosi
o persone care.
 
 
 
Di: Ferdinando Garetto
 
 
Negli anni ’70 era “un male incurabile”. Sottovoce, nascosto... Il nemico subdolo che “si portava via” personaggi famosi o persone care. Poi accadde qualcosa di nuovo. Fu la forza di una narrazione autobiografica a scardinare i luoghi comuni. Era il 1973: sul secondo canale (oggi Rai2), all’ora di cena. La trasmissione si chiamava “Orizzonti – L’uomo, la scienza, la tecnica” (piccola nota “sociologica”: che cosa vediamo oggi in televisione nei principali canali nazionali, all’ora di cena....?). Mezza Italia si ferma tutte le sere, con crescente interesse, a seguire la vicenda umana di un grande giornalista, abituato a reportage di guerra, di politica, di cronaca nera. Si chiama Gigi Ghirotti: la sua vita è bruscamente cambiata in seguito all’incontro con “il signor Hodgkin”, come chiama lui il linfoma.
Ghirotti scrive
E da grande giornalista si avventura nel reportage più impegnativo...
 
“Da un anno mi insegue un odore di etere, di alcool, di antibiotici, di lisoformio e questo cocktail olfattivo mi pizzica le narici, mi inzuppa le ossa, mi si è attaccato alla pelle. Sono passato nel corso di questi dodici mesi attraverso quattro ospedali, quattro interventi chirurgici; una galleria quanto mai varia e imprevedibile di medici, di infermieri, di compagni di viaggio; una esperienza umana e civile vissuta coralmente con persone che un anno fa non conoscevo, con cui non avrei mai immaginato di dovermi trovare a dividere cibo, stanze, ansietà e speranze (…)”. 

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La parabola della vita

Borsa
 
 
 
LA SORPRESA
 
Nella borsa a volte
aiuti inaspettati.
 
Quando i miei figli erano piccoli,
mi capitava spesso
di trovare nella borsa del lavoro
qualche sorpresa:
macchinine, giochi, caramelle... 
 
Di: Ferdinando Garetto
 
 
 
Quando i miei figli erano piccoli, mi capitava spesso di trovare nella borsa del lavoro qualche sorpresa: macchinine, giochi, caramelle...Stetoscopio
Molte volte questa loro “attenzione” si rivelava una risorsa preziosa: quando si entra in una casa dove ci sono malati gravi, può capitare di incontrare bambini piccoli, talvolta involontariamente un po’ trascurati “non disturbare il dottore... zitto che il nonno sta male... vai di là a giocare...che il papà...o la mamma...”.  Ma che cosa di meglio che tirare fuori dalla “borsa magica” una macchinina o una caramella? O una volta persino il fonendoscopio rosso e giallo di plastica della “borsa del medico” (di cui mio figlio era molto orgoglioso, al punto da mettermelo di nascosto tra gli “attrezzi”) per aiutare nella visita! 
Macchina colorare 1Un giorno un bambino che sembrava incontenibile è stato seduto sulle mie ginocchia per tutto il tempo di un colloquio molto impegnativo con la famiglia, giocando con grande serietà con il mio timbro (alla fine il foglio era una vera opera d’arte futuristica) ... un’altra volta ho disegnato decine di macchinine che il mio piccolo amico colorava con impegno mentre parlavo con la sua giovane mamma.  
Sempre con la precisa percezione del fatto che quei bambini ascoltavano e capivano tutto quello che stava succedendo, e che la loro agitazione di prima era solo l’espressione della paura di essere tenuti all’oscuro di qualcosa che intuivano, che sentivano riguardarli molto direttamente, ma che non osavano chiedere.  
Dall’altra parte, gli istanti di gioia di un genitore o di un nonno, Bacio bimboper un saluto o un semplice bacio mandato dalla porta della stanza socchiusa. Anche alla fine della vita, nel segno della speranza e del futuro.
Quella “parabola del corpo” in cui ciclicamente il progressivo perdere forze e autonomia (“non mangia più da solo... non si alza più dal letto”) si specchia nella scoperta quotidiana di nuove conquiste (“tiene il cucchiaio in mano... ha fatto i primi passi...”), come in una perenne staffetta di vita tra le generazioni.
 

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Più attenzione per i Tumori Rari

Sacchitelli

 
L'ESEMPIO
 
L’esempio e la testimonianza
della giovane Sofia Sacchitelli,
recentemente scomparsa a causa
di un angiosarcoma cardiaco.
 
La sua eredità: 
uno stimolo
per la Cura e la Ricerca
 
 
Di: Ernesto Bodini
 
Non sono certo pochi i drammi umani, come le moltissime malattie che colpiscono da sempre e ogni giorno l’essere umano. E sin qui non ci si può stupire, ma quando esse sono rare o rarissime, lo sconforto è certamente maggiore e chiunque ne venga colpito (se non è uno stoico) gli viene da chiedersi: «Perché proprio a me?»
È un’espressione spontanea, naturale e a dir poco comprensibile ma purtroppo senza risposta, tant’è che spesso subentrano inevitabilmente lo sconforto, lo smarrimento e la paura, lasciando poco spazio a qualsivoglia altro pensiero se non quello di aggrapparsi alla vita… sino all’ultimo.
Cuore TumorePiù raramente si “insinua” quella forza d’animo come accettazione dettata dalla razionalità che è la consapevolezza di un destino “segnato”, come quello che ha colpito la 23enne genovese Sofia Sacchitelli (nella foto), scomparsa nel mese di Marzo 2023 a causa di un angiosarcoma cardiaco, un tumore particolarmente raro in quanto colpisce circa 2-3 persone ogni anno per milione di abitanti.
La consapevolezza, se si vuole considerare questo termine, consiste nel fatto che la Sacchitelli era studentessa alla Facoltà genovese di Medicina e Chirurgia al 5° anno di Corso, a due passi dal traguardo, con risultati eccellenti, e che non facevano presagire questo “ostacolo” sino al 2022 quando le è stata diagnosticata la patologia. A novembre dello stesso anno l’inevitabile peggioramento, difficile da accettare e da pronunciare il termine stesso della patologia nonostante la sua filosofia che le faceva sostenere: «Le tragedie nella vita sono altre».Onlus Sofia
Inevitabile il percorso terapeutico ad “interrompere” brevi momenti di vita quotidiana, sia per la sua stessa stabilità mentale che per il bene della sua famiglia: i genitori, la sorella Ilaria e il fidanzato Nicolò, oltre ad una schiera di amici e compagni di Corso universitario. A questo riguardo ha scritto per i social: «La malattia mi ha permesso di provare sensazioni mai conosciute prima, non solo negative; di scoprire la personalità e la profonda sensibilità di alcuni, a differenza di altri che invece si sono tirati indietro, non sapendo come affrontare la situazione, ma che comunque non condanno».

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La donna nei secoli, da Cleopatra, a Marie Curie, alla Callas...


Loc Mostra Donna
 
 
 
LA CARTOLINA
 
Di: Augusto Frasca
 
 
Un serbatoio infinito,
un elenco sterminato,
tanto vasta è la galleria di donne che,
nel bene soprattutto,
ma anche nel male,
hanno lasciato attraverso i secoli
segni indelebili della loro presenza.
 
 
 
 
 
Una splendida mostra di arti figurative aperta in questi giorni nella sede romana del Museo delle Arti marziali ha offerto Saffo Cleopatralo spunto per una riflessione e per un tentativo di catalogazione che ha probabilmente del temerario. Argomento della mostra è la donna, intesa come corpo, mente e cuore.
Dall’argomento, e da una giuria improvvisata tra addetti ai lavori, è nato il tentativo di mettere nero su bianco impegnandosi nel recupero storico di personaggi femminili rimasti impressi nella memoria a partire dagli anni di studio della prima adolescenza, fino ai tempi d’oggi.
Un serbatoio infinito, un elenco sterminato, tantovasta è la galleria di donne che, nel bene soprattutto, ma anche nel male, hanno lasciato attraverso i secoli segni indelebili della loro presenza, nella politica come nelle religioni, nel mondo dell’arte come nelle scienze, nella letteratura come nell’emancipazione del genere femminile e nel rispetto dei diritti civili.
Marie CurieScorrendo velocemente l’elenco prodotto dal gruppo di addetti ai lavori della mostra ci siamo accorti come il realismo storico abbia prevalso nettamente sulla suggestione e sulla lontananza dei tempi. Se quindi non sono stati trascurati nomi estratti di peso dalla mitologia come Saffo, Cassandra, Ifigenia o Penelope, o dalla storia antica, come Poppea o Cleopatra, nella galleria improvvisata ha trovato un ruolo d’onore Giovanna d’Arco, la diciannovenne pulcelle d’Orleans che nel millequattrocento guidò i francesi contro gli inglesi, finendo poi vittima di inganni e bruciata sul rogo di Rouen.
Se hanno avuto spazio adeguato figure politiche dominanti nel secolo sedicesimo come Caterina de’ Medici ed Elisabetta I d’Inghilterra o come,
Christie Callas più avanti, nelle arti figurative, l’insuperata grandiosità pittorica di Artemisia Gentileschi, la modernità, rifugio istintivo alle perdite di memoria, ha tuttavia prevalso, privilegiando quindi figure più vicine nel tempo, scienziate come Marie Curie, politiche come Evita Peron, protagoniste nella difesa dei diritti civili come Rosa Parks, la donna di colore che su un tram di Montgomery in Alabama rifiutò di cedere il posto a un bianco, scrittrici come Jane Austin, Agata Christie, Marguerite Yourcenar, Grazia Deledda o Elsa Morante, maestre della pedagogia come Maria Montessori, figure incontrastate del mondo dello spettacolo come Eleonora Duse, Sarah Bernhardt o Maria Callas, e dello sport, come Ondina Valla, prima olimpionica italiana.
 
Anna MahsaMa, su tutto, ha prevalso l’attualità. Con due nomi, Anna Politkovskaja, la giornalista della Novaja Gazeta assassinata sulla porta dell’ascensore di casa da sicari di Putin, e Mahsa Amini, la ventiduenne curda recente vittima, sulle strade di Teheran, delle brutalità del regime islamico iraniano.
Testimoni, entrambe, Anna e Mahsa, come Rosa Parks, dell’eterna lotta, ad ogni latitudine, contro la violenza del potere, assieme alle infinite cavie umane spesso sepolte nel più perverso degli anonimati.       
 
 

 

Un "fenomeno sociale" da rivedere profondamente

Capovani Pisa

 
IL RISCHIO
    
Maggior impegno
per tutelare
il lavoro dei sanitari
sempre più a rischio,
e anche più volontà,
competenze e capacità
per immedesimarsi
nelle esigenze
 dei fruitori della sanità.
 
 
L’immagine è tratta da Corrierefiorentino.it
Da: Il mio giornale 

Dico la mia - Evidenza - 24 Aprile 2023 - Ernesto Bodini

Di: Ernesto Bodini 

Come se non bastassero le conseguenze della pandemia e i relativi problemi del SSN, ecco ripetersi troppo spesso atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari nel corso Pugno controdelle loro funzioni. Ultimo atto l’aggressione, il 21 aprile scorso, alla psichiatra 55quenne Barbara Capovani, responsabile dell’Unità Funzionale di Salute Mentale Adulti e SPDC dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, ad opera di un suo ex paziente che le ha provocato gravissime lesioni irreversibili. Questi eventi rappresentano ormai un “fenomeno sociale” pressoché inesistente sino a pochi anni fa, ma non a caso… forse l’avvento delle immigrazioni, dei molteplici reati non prevenibili, della non certezza della pena, dell’eccessiva libertà con le conseguenze in parte derivate a seguito del ’68, come pure delle varie fonti di emulazione (film e pubblicità), delle quasi incontrollabili patologie psichiatriche e infine dell’incremento costante della sottocultura, (tre milioni di italiani ancora credono a fattucchiere e sedicenti cartomanti), sono tutti elementi che determinano in gran parte azioni lesive alle persone e al patrimonio.
Ma al di là della utilità o meno, dal mettere in atto azioni repressive, credo si potrebbe incominciare ad essere più vicini alla popolazione,Dottori trasmettendo tutte quelle “nozioni base” della Medicina e della Sanità, con incontri periodici e garantendo un minimo di certezza del rispetto delle esigenze dei pazienti o potenziali tali, e spiegando anche possibilità e limiti della Medicina e degli operatori sanitari stessi.
Qualcuno potrà dissentire da questi suggerimenti e, in tal caso, vorrei chiedere loro di spiegarmi le origini e il perché di questa trascendenza comportamentale sempre più violenta; oltre al fatto che per quanto gli addetti stiano studiando il problema non sono ancora arrivati ad una soluzione almeno parziale.

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Il pensiero... di Fulvia

Donna scrive

 
 
IL QUADRETTO
 
Di: Gianni Romeo
  
Mi è giunto
un pensiero scritto
di mia figlia,
che voleva la mia opinione
prima di inviarlo alla mamma,
lo leggiamo insieme…
 
 

Ferri

La Festa del Papà è passata da un pezzo, ma ora c’è un papà che vuole fare un regalino a sua figlia.
Mi stavo accingendo a scrivere la mia personale riflessione per la Prima Pagina, puntuale ormai da tre anni, quando mi è giunto un pensiero da Fulvia che voleva la mia opinione prima di inviarlo alla mamma. Cioè, la destinataria era Mirta, la mia sposa da sempre, a fine ottobre saranno 56 evviva. Ho letto la riflessione, ho pensato che la mia figliola meritasse una platea meno intima. Così, ottenuto il consenso dal direttore Alessandro Comandone, le ho ceduto il mio spazio.
Ecco Fulvia.
<Li usavo come spade, come lunghe biro appuntite con cui scrivere il mio nome nell’aria, oppure li disponevo con cura sul pavimento della mia cameretta e li dividevo per larghezza e colore.
Ce n’erano di metallo cromato, azzurri, gialli, oppure di legno spessi, i miei preferiti erano quelli ciccioni e grigi. Erano i ferri di mia mamma perMaglia lavorare a maglia, lei me la ricordo così, seduta sulla sedia, la televisione accesa e lei intenta a far danzare i suoi ferri con un ritmo che diventava quello delle mie giornate. Il suono di lei.
Sottile e ritmato, un suono che non disturbava l’aria ma entrava nel paesaggio della casa come un orologio di cui non ti accorgi più ma che segna sempre l’ora esatta.
Era il suo unico hobby, la sua passione. Quando non era impegnata nei lavori di casa lei faceva la maglia.
Tirava fuori l’agenda spessa della coca cola e sopra ci scriveva dei numeri che ogni tanto cancellava.

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Il GITR al XXIX° SICP - Congresso Nazionale di Cure Palliative

Loc SICP 22

 
 
 
LA PRESENZA
 
 
Il rapporto di lunga data
che ha visto lavorare insieme
figure diverse
nel percorso di cura
dei malati affetti da sarcoma
e nell’aiuto alle loro famiglie.
 
 
 
 
 
Di: F. Garetto - M. Seminara - A. Comandone
 
Al XXIX° SICP di Riccione a Novembre 2022 il nostro abstract “CURE PALLIATIVE E TUMORI RARI: PERCORSI DI FORMAZIONE PER GIOVANI MEDICI” è stato selezionato come Comunicazione Orale nella sessione “Aspetti Clinici e Formazione”.
Logo GITR ODV 23
Abbiamo potuto illustrare al variegato pubblico di professionisti presenti (la SICP è una società scientifica multidisciplinare) come i Tumori Rari presentino particolari peculiarità che li rendono di gestione complessa in tutte le fasi della malattia a partire dall'accuratezza della diagnostica (radiologica, bioptica, istologica), alla pianificazione del corretto percorso di cura, alla fase avanzata.
Nello specifico abbiamo evidenziato, sulla base dell’esperienza maturata, l’importanza di una presa in carico precoce in percorsi di cure palliative simultanee e in servizi di cure palliative specialistiche nelle fasi più critiche.  Significative -come noto a chi segue la lunga collaborazione del GITR con il Progetto Protezione Famiglie Fragili della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta- le peculiarità psico-oncologiche e psico-sociali. Pazienti spesso giovani, o giovani adulti con figli piccoli o adolescenti; ma anche grandi anziani, talvolta soli o con caregiver fragile; talora evoluzione locoregionale invalidante; lo stesso essere “rari” è di per sé una fragilità anche psicologica e di sofferenza globale. Tutte situazioni in cui è indispensabile una solida “rete” di supporto flessibile e capace di integrazioneCartellina Blu reciproca.
Nel XXIX° Congresso SICP abbiamo voluto soffermarci su quanto sia importante una formazione specifica degli operatori, in particolare i giovani oncologi e i giovani palliativisti.
L’esperienza del GITR in tal senso è consolidata: da circa 15 anni è in atto un programma di formazione permanente sui bisogni specifici dei pazienti con tumore raro e delle corrette procedure terapeutiche e assistenziali.

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2022 - Eventi Annuali GRUPPO ITALIANO TUMORI RARI- ODV

Loc GITR GPSFatto22

 
 
LA STRADA
 
 
Non è finito
soltanto un anno,
ma un bruttissimo periodo
della storia di tutti noi.
 
Abbiamo resistito
e voltata l’ultima pagina,
ci guardiamo
un momento alle spalle
per verificare ciò
che comunque
siamo riusciti a realizzare.
 
Ci attendono nuove sfide
per il futuro a venire.
 
 
Dopo tre anni di silenzio, vissuti purtroppo con i problemi che tutti ben conosciamo, eccoci finalmente a produrre il nuovo tradizionale riepilogo "Che cosa abbiamo fatto", un breve riassunto degli Eventi del Gruppo Italiano Tumori Rari nel 2022.
Girata l’ultima impegnativa pagina, è buona norma, oggi più che mai, voltarsi ancora all’indietro per vedere il lavoro svolto. Anche il Gruppo Italiano Tumori Rari si dedica a questa riflessione, non per auto celebrarsi, ma per fissare nuovi traguardi per il futuro, il volontariato infatti, vede di fronte a sé un cammino costante e studia il modo migliore per scoprire nuovi percorsi inesplorati.
Quello che appare sono soltanto riassunti di momenti vissuti, ma alle spalle di tutto c’è un lavoro anonimo, c’i sono le basi che reggono la costruzione. Sono studi, riflessioni, ricerche, dalle quali nasceranno altri motivi per divulgare lavoro, scienza e speranza.
 
Il cammino continua.
Logo GITR ODV 22 Web
CHE COSA ABBIAMO FATTO NEL 2022
 
Congresso per i 25 Anni del GITR tenutosi a Torino Sabato 29 Ottobre 2022 con il titolo "Recenti Progressi nella diagnosi e Terapia dei Tumori Rari".
Il Congresso ha coinvolto 25 tra i più quotati Specialisti Piemontesi sui Tumori Rari con relazioni di alto livello.
Buon concorso di pubblico e pieno sostegno da parte delle Autorità Regionali per questa iniziativa che, in forma monotematica, potrà ripetersi ogni 1-2 anni.
 
Attività di Ricerca sui Tumori Rari con l'adesione a 8 studi nazionali approvati dal Comitato etico. Tutti gli studi sono aperti e attivi.
 
Borsa di Studio per Data Manager che coordina i suddetti studi dal punto di vista statistico.
 
Borsa di Studio per Psicooncologa sul tema "Assistenza ai Pazienti con Tumori Rari.
 
Ruolo del Caregiver "Borsa di Studio per Psicooncologa sul tema "Specifiche necessità psicologiche dei Pazienti con Tumori Rari"
 
Borsa di Studio in compartecipazione con Humanitas Gradenigo per il Progetto “Protezione Famiglie Fragili” presso l'Ospedale Gradenigo.
     GITR Vs6 1Locandina Primavera2022Locandina AiutaciFocus Caregiver Ed21 R

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Le Raccolte del GITR

 
"CARTOLINE DAL PASSATO"
Cartoline dal Passato
SCARICA IL FASCICOLO CLICCANDO SUL LOGO
 
Abbiamo raccolto in un nuovo fascicolo scaricabile che abbiamo chiamato “CARTOLINE DAL PASSATO"gli articoli di Augusto Frasca, giornalista, saggista, storico di sport e cultura a tutto campo. Abruzzese di nascita, romano di residenza, componente del Comitato scientifico della Treccani e curatore, con Claudio Ferretti, dell’Enciclopedia Garzanti, responsabile dei servizi giornalistici nei principali avvenimenti di atletica e dei Mondiali di Calcio del ’90, ha al proprio attivo pagine su fatti e personaggi dello sport e non solo. Ogni volta una data e un personaggio da ricordare.
 
“IN PUNTA DI PENNA” e "I QUADRETTI"
In punta di penna1 I Quadretti1
SCARICA I FASCICOLI CLICCANDO SUI RELATIVI LOGHI
 
Abbiamo raccolto in un fascicolo scaricabile che abbiamo chiamato “IN PUNTA DI PENNA”,gli articoli del nostro compianto amico Michele Fenu, grande giornalista in grandi giornali, che ha accompagnato con decenni di reportage l’evoluzione dell’auto, la sua storia, i suoi personaggi e che per circa due anni abbiamo avuto l’onore di avere come Caporedattore e meraviglioso collega nel GITR.
 
In un secondo fascicolo che abbiamo chiamato “I QUADRETTI”abbiamo raggruppato invece gli articoli di un altro grande giornalista sportivo Gianni Romeo, appena insignito del premio “Dardanello 2020 di Tuttosport” e attualmente nostro Redattore Capo, articoli che sono veri “cammei” dedicati a fatti opersonaggi della vita dei nostri giorni che, al di là dei doverosi argomenti scientifici e medici, ampliano le nostre conoscenze e ci regalano qualche minuto di piacevole lettura.
 
"VOCI DEL '900" e "LE PAROLE CHE CURANO"
Logo Voci 900a Logo Parole che Curano 5
SCARICA I FASCICOLI CLICCANDO SUI RELATIVI LOGHI
 
In questi due fascicoli abbiamo raccolto in gli articoli delle rubriche “VOCI DEL ‘900” e “LE PAROLE CHE CURANO”, la prima dedicata a personaggi famosi del secolo scorso e non solo, la seconda a temi di vario tipo che, articoli che da tempo ormai, al di là degli argomenti scientifici e medici, ampliano le nostre conoscenze in campo letterario.
 
Tutti i fascicoli saranno aggiornati periodicamente con gli articoli che potrete leggere su ogni nuovo numero di PRIMA PAGINA, articoli che vi ricordiamo, potete trovare anche singolarmente nelle Categorie relative, cliccando sui loghi nella parte sinistra della pagina HOME.

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     A Cura di:
    Ernesto Bodini
    Giornalista Scientifico e Biografo
     
    Biblioteca Civica
    A. Arduino
    Via Cavour,31 - Moncalieri (TO)
     
    INGRESSO GRATUITO
     
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    CUTANEO
     
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    PER I PAZIENTI
     
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    a cura di Alessandro Minisini
     
    Dipartimento Oncologia
    Azienda Sanitaria Universitaria
    Friuli Centrale - Udine
     
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