I Quadretti - La città che cambia...
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IL QUADRETTO
Di: Gianni Romeo
Strade ampie, diritte,
controviali accoglienti,
il paradiso degli abitanti
e in particolare
degli automobilisti!
Ma è ancora così?
Molti apprezzamenti sono stati indirizzati spesso nei confronti della capitale sabauda.
Di uno in particolare andavamo fieri, uso un verbo al passato, quando tanti viaggiatori tornando a Milano o Roma o Napoli si scontravano con il traffico caotico e sospiravano: <Però Torino, che città! Strade ampie, diritte, controviali accoglienti, è il paradiso degli abitanti e in particolare degli automobilisti…>.
Oggi? Beh, oggi è molto diversa la situazione, Torino si sta omologando allo stile italico denominato caos. Il motivo? È in corso la sfida con Sua Maestà La Bicicletta.
Ci sono molti motivi per amare questo congegno a due ruote nato agli inizi dell’Ottocento con il nome di draisina, poi velocipede, addirittura c’è chi risale a bozzetti di Leonardo 
da Vinci sul tema… Attraverso esperimenti e sussulti un po’ problematici (pensate alle foto d’epoca che presentano la novità, ruota anteriore piccola piccola e la posteriore grande come un mappamondo) la bici è andata perfezionandosi fino a diventare un gioiellino. Oggi chi non si accontenta trova costosi modelli leggerissimi che possono essere sollevati con due dita. E poi ci sono bici per i furbetti o i pigri con motorino incorporato, ma questa è un’altra storia. Ed è vero che Torino è stata la culla dell’auto, ma anche la patria delle due ruote.
da Vinci sul tema… Attraverso esperimenti e sussulti un po’ problematici (pensate alle foto d’epoca che presentano la novità, ruota anteriore piccola piccola e la posteriore grande come un mappamondo) la bici è andata perfezionandosi fino a diventare un gioiellino. Oggi chi non si accontenta trova costosi modelli leggerissimi che possono essere sollevati con due dita. E poi ci sono bici per i furbetti o i pigri con motorino incorporato, ma questa è un’altra storia. Ed è vero che Torino è stata la culla dell’auto, ma anche la patria delle due ruote.La corsa più vecchia d’Italia che ancor oggi si disputa è proprio la Milano-Torino, anno di nascita 1876, fine maggio,
otto coraggiosi pionieri partiti alle 5 del mattino, in 4 approdati in corso Vercelli accolti da diecimila persone 13 ore dopo!
otto coraggiosi pionieri partiti alle 5 del mattino, in 4 approdati in corso Vercelli accolti da diecimila persone 13 ore dopo!La bici, dunque. Perché suscita tenerezza, attrazione, autentico amore?
Non ha grandi pretese, non è ingombrante, è taciturna, odia la benzina, le basta un po’ d’acqua per dissetare a volte chi spinge sui pedali, si rincantuccia in ogni angolino, le basta una buona catena per scacciare i malintenzionati. Ma anche lei ha bisogno 
dei suoi spazi e li chiede a chi ce li ha, i corsi grassi e opulenti, le vie maestre, ora sottoposti a una feroce cura dimagrante. Il dibattito è aperto: noi usiamo l’auto per necessità, dicono gli ex padroni del traffico, i nostri posti di lavoro sono lontani, molte e molti piloti sono anziani, hanno problemi di salute, come farebbero altrimenti a muoversi con mezzi pubblici problematici? E questi ciclisti che sventolano la bandiera dell’ecologia cacceranno lo smog? Non è vero, perché ora le code sono raddoppiate, triplicate, i tempi di spostamento più lunghi, lo smog aumenta…
dei suoi spazi e li chiede a chi ce li ha, i corsi grassi e opulenti, le vie maestre, ora sottoposti a una feroce cura dimagrante. Il dibattito è aperto: noi usiamo l’auto per necessità, dicono gli ex padroni del traffico, i nostri posti di lavoro sono lontani, molte e molti piloti sono anziani, hanno problemi di salute, come farebbero altrimenti a muoversi con mezzi pubblici problematici? E questi ciclisti che sventolano la bandiera dell’ecologia cacceranno lo smog? Non è vero, perché ora le code sono raddoppiate, triplicate, i tempi di spostamento più lunghi, lo smog aumenta…Ci sarebbe da riempire un libro con i pro e i contro. Ma intanto il progetto va avanti.
Torino era una bella signora di mezza età, elegante, ammirata. Ora la cura dimagrante la costringe al bisturi del chirurgo, un taglio qua, un rappezzo là e per poter favorire le nuove esigenze la bella signora si ritrova con tante rughe. Un po’ meno bella ma più moderna e praticata e
pazienza se dovrà usare in abbondanza il cerone per avere sempre degli ammiratori. Per diventare una nuova Amsterdam o Copenaghen tanto per citare le città simbolo delle <due ruote>.
pazienza se dovrà usare in abbondanza il cerone per avere sempre degli ammiratori. Per diventare una nuova Amsterdam o Copenaghen tanto per citare le città simbolo delle <due ruote>.Chi ha ragione, chi vede più lontano?
La risposta fra una decina d’anni,
per chi ci sarà.
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tumore?
MA E VERO CHE...
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