Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza nel nostro sito. Questo sito potrebbe utilizzare cookie, anche di terze parti, per inviarti messaggi promozionali personalizzati. 
Per saperne di più, conoscere i cookie utilizzati dal sito ed eventualmente disabilitarli, accedi alla Cookie Policy. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti all’utilizzo dei cookie.
Get Adobe Flash player

Voci del '900 - Fabrizio DE ANDRÈ, voce di Genova


Logo Voci 900aPonte crollato
 
 
 
LA RUBRICA
 
 
“Come tutte
le più belle cose,
vivesti solo un giorno,
come le rose”
 
...Un’estate è passata.

 

 
 
A cura di: Ferdinando Garetto 
 
Sarà difficile dimenticare le immagini di questa estate 2018.
Genova, ferita. Le voci sommesse, ma forti, tipiche dei suoi abitanti, che spesso hanno dovuto e saputo ricominciare. I morti, i feriti, i senza casa... Il pianto delle famiglie sparse in tutta Italia e unite da un unico straziante dolore. La straordinaria solidarietà civile, dei vigili del fuoco, degli operatori sanitari, delle comunità. E anche tante voci di rabbia più o meno sincera, urlate, spesso a sproposito, quasi sempre nel momento inopportuno da parte di chi per primo avrebbe dovuto accorrere, accudire, affrontare con gesti concreti un’emergenza nazionale e politica. Quei momenti in cui tanti hanno dimostrato concretamente quanto fosse più importante un operoso silenzio.
 
E ancora una volta, il bisogno di “voci” capaci di esprimere la gente, le storie, le sofferenze.
 
Dedichiamo questa breve pagina di “Voci del ‘900” a Genova e a chi spesso ha saputo coglierne e trasmetterne la “voce”, o meglio ancora “l’anima”:
Fabrizio De Andrè.
 
“Genova per me è come una madre.
È dove ho imparato a vivere.
Mi ha partorito e allevato fino al compimento del trentacinquesimo anno di età: e non è poco, anzi, forse è quasi tutto..
Oggi a me pare che Genova abbia la faccia di tutti i poveri diavoli che ho conosciuto nei suoi carruggi,
gli esclusi che avrei poi ritrovato in Sardegna,
le graziose di via del Campo. I fiori che sbocciano dal letame”
                                                                                         (Fabrizio De Andrè)
 
De andreÈ la frase del primo pannello della Mostra a lungo esposta al palazzo Ducale di Genova: una sintesi di infinite storie narrate, delle voci di Via del Campo e dei carrugi, dei solchi che segnano i visi dei pescatori (che ci sembra ogni volta di “vedere” ascoltando l’ultima opera di De Andrè, interamente in genovese: così incomprensibile per chi non lo parla, ma altrettanto meravigliosamente capace di dipingere e rendere visibili tutte le bellezze di Genova e dei genovesi nella dolce e forte musicalità dei toni e degli intercalari).
Genova e i genovesi, capaci di rialzarsi ogni volta. Un DNA dei popoli marinari.
Non senza paura, non senza dolore. Come in quelle notti, nell’Hotel Supramonte dei mesi del sequestro, con il cielo come unico confine per lo sguardo rivolto verso un limite che sfiora l’infinito.
 
“E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole”
CONTINUA... 
 

Cerca nel Sito

Il Manuale del Caregiver

Aiutaci con il 5 x 1.000

#laprioritàseitu

Cosa Abbiamo Fatto nel 2023

Chi Siamo - GITR - O.D.V.

Ma è vero che?

Notizie Flash

  •   
    La Farmacia Oncologica
    e il ruolo del Farmacista
     
    Necessaria una più stretta
    collaborazione
    tra le diverse figure
    professionali della Sanità
    dopo la riclassificazione
    dei farmaci ex OSP 2.
     
    Leggi tutto...  
  •  
    tumore?

     

    MA E VERO CHE...

     
    Gli Oncologi Medici 
    Ti aiutano a smascherare
    le FAKE NEWS
     
    - Cancro:
    cosa si nasconde
    - Cure Alternative
    - Alimentazione
    - Cause e rimedi
    - Piante e vitamine
    - Cancro:
    una malattia moderna
     
  •  
    TUMORI RARI,
    GRIDO DI ALLARME
     
    Nel Rapporto 2015
    di AIRTUM-AIOM
    cifre preoccupanti.
    Nel 2015 registrati
    89.000 nuovi casi,
    900.000 i pazienti in Italia.
    Difficoltà di diagnosi e cure,
    le strade da seguire.
     
    Leggi tutto...

Una sanità a tutto campo

AVIS - Inserto S.S.N.

100 Domande 100 Risposte

Chi è on-line

Abbiamo 23 visitatori e nessun utente online